Stampa italiana e giapponese di "Mamy Blue"
Nel 1971 pubblica il suo primo 45 giri, "Mamy Blue", per la casa discografica Ricordi. Il brano ottiene un discreto successo e viene riproposto anche da Dalida e Johnny Dorelli.

A 18 anni ho formato il mio primo gruppo con mio fratello Theo (che suona il basso). Il nostro primo produttore è stato Larry Pignagnoli. Per 10 anni abbiamo fatto gavetta dura: suonavamo nelle discoteche per 125 mila lire a serata da dividere in 5. Ogni tanto il proprietario di qualche ristorante si impietosiva e ci offriva la cena... Poi abbiamo deciso di mettere su uno studio di registrazione

Il gruppo si chiamava “Van Larry” […]. Dopo circa un anno alla band si aggiunse anche mio fratello, in quella circostanza il nome mutò in “Opera Madre”. Senz’altro eravamo in piena stagione rock progressive, e nonostante il nome tradisse falsi equivoci o affinità con la produzione musicale di affermate band di allora quali PFM, New Trolls, Le Orme, Delirium e molte altre, tuttavia non avevamo proprio nulla a che vedere con quel genere di musica

FONTE: I. Spagna - "Quasi una confessione!" - 2011

Giravamo per le discoteche (allora si chiamavano dancing o balere) e facevamo ballare ogni sera centinaia di persone. Avevamo un look stranissimo: ci coloravamo le facce di marrone e portavamo dei grandi vestiti a fiori. Credo che più che un complesso sembrassimo la pubblicità di una crema abbronzante!

Durante gli anni Settanta Ivana accompagna come corista artisti del calibro di Ornella Vanoni, Sergio Endrigo e Paul Young. Nei primi anni Ottanta scrive e canta per il duo Fun Fun e incide due singoli, uno con lo pseudonimo Ivonne K e l'altro con il nome d'arte Mirage.

Con il tempo avevamo preso a specializzarci a dovere nella ideazione e realizzazione di jingles pubblicitari per le radio più importanti e in un secondo tempo anche per la tv e questo ci dava la possibilità di pagarci le rate degli strumenti, di vivere e nel frattempo di fare vari esperimenti come autori di musica dance.

Nacquero così i primi nostri prodotti da studio. Componevamo, suonavamo e cantavamo brani da discoteca ai quali poi davamo dei nomi di fantasia (tutti in inglese) pronti da lanciare sul mercato […]. Ci trovammo, in poco tempo e con grande sorpresa, ma anche altrettanta gioia, a occupare i primi posti delle classifiche europee e statunitensi […]

FONTE: I. Spagna - "Quasi una confessione!" - 2011