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Ivana Attraverso... la Scrittura

Tra favole e realtà, i messaggi profondi della scrittrice Ivana Spagna

Il rispetto per gli animali, la grande forza dell’amore,
il piacere di vivere:
tra le righe, una bontà da imparare

Sguardo di ghiaccio, pugno chiuso, righe sul viso da combattente. Questa, nell’autunno del 2002 la nuova immagine di Spagna sulla cover di "Woman", album spartiacque per la carriera della cantautrice veronese, che, a otto anni di distanza da "Lady Madonna", ritorna a cantare in lingua inglese. Canzoni ritmate e look provocatorio, lunga treccia e capelli corti, Spagna è pronta a scalare di nuovo le classifiche in una nuova veste più aggressiva. Ma la dolcezza tipica del carattere di Ivana prende a breve il sopravvento. A poche settimane di distanza dal nuovo disco, fa capolino, tra gli scaffali delle librerie, la favola "Briciola, storia di un abbandono" e la firma dell’autrice, stavolta con nome e cognome, è proprio quella di Ivana Spagna. Il 5 dicembre 2002 segna dunque l’esordio della cantante nel mondo della letteratura per i più piccoli e "Briciola" ottiene da subito pareri positivi e ottimi riscontri in termini di vendite. L’opera si aggiudica inoltre, l’anno successivo, il prestigioso Premio Letterario Internazionale Ostia Mare nella sezione "Letteratura per l'infanzia".

La passione di Spagna per la scrittura non si ferma e, nel novembre 2009, prende vita una nuova favola dal titolo "Goccia di mare". Questa verrà inserita in un delizioso booklet a forma di libro, unito all’album "Il cerchio della vita", raccolta di canzoni tratte dalle colonne sonore dei cartoni animati più famosi di Walt Disney, Pixar e Dreamworks e reinterpretate dalla cantante.

Se la bontà dell’animo di Ivana non è mistero per i tanti che da anni la seguono, al grande pubblico forse il vero motivo di tanta dolcezza era ancora sconosciuto. Almeno fino al marzo 2011 quando l’Ivana scrittrice compie il grande passo: pubblicare la sua autobiografia, quella che ha scritto da tempo ma che mai, per troppa modestia e riservatezza, fino ad allora si era decisa a far conoscere. Nasce così "Quasi una confessione!… Tutto quello che non ho mai detto", un piccolo e prezioso volume curato dal giornalista Maurizio Scandurra e edito dalla casa editrice Azzurra Music. È qui dentro che, pagina dopo pagina, si disegna la vita di una Donna con la "D" maiuscola, una Donna che ha vissuto, gioito e sofferto affrontando con garbo e con ferma volontà gran parte delle prove della vita e, con classe ed eleganza, mette la sua esperienza a disposizione di chi, quelle prove, magari le sta affrontando in questo momento.

Briciola,
storia di un abbandono

"Briciola" narra la commovente avventura di un cagnolino al quale il destino riserverà una difficile e crudele prova: la sopravvivenza. Durante le vacanze estive, la bestiola, regalo di Natale del giovane Tony, viene abbandonata in autostrada, come un qualsiasi oggetto, da un papà senza scrupoli. Immaginatevi quante peripezie dovrà affrontare il cucciolo! Pericoli di ogni genere sono in agguato, mondi sconosciuti si svelano ai suoi occhi… le auto in corsa, le vaste campagne circostanti, cani addestrati alla lotta… Ma, lungo il cammino, incontrerà anche molti amici fidati, come Etta la civetta e la dolce e sfortunata Betta. Il viaggio è ancora lungo per Briciola ma, in mente, ha un solo pensiero che lo guida: ritrovare il suo amato padroncino… È una scrittura armoniosa quella di Ivana: la semplicità dello stile si mescola a temi profondi e delicati. Una favola dedicata ai più piccoli ma che strizza l’occhio al mondo adulto, portandolo a riflettere sull’egoismo che spinge alcuni a compiere atti spietati verso gli animali. E l’intento della scrittrice è forte e chiaro, amplificato dalle sue stesse parole: "è un messaggio d'amore che, attraverso una favola, vuole parlare ai cuori della gente, delle famiglie per risvegliare quelli addormentati e che non ricordano più che siamo tutti quanti esseri viventi con lo stesso uguale diritto al rispetto, all'amore, alla vita..." Pubblicato dalla casa editrice Ciscra, il libro è uscito in due diverse edizioni. Il kit junior, dedicato ai bambini dai tre ai sei anni, con un colorato packaging a forma di casetta e un volume riccamente illustrato di 112 pagine, impreziosito dalle raffinate illustrazioni di Moira D’Aquino, un’audiocassetta con voce narrante, un poster e un simpatico pupazzetto di peluche. La versione senior per i più grandicelli propone invece, in un elegante cofanetto, un volume illustrato di 96 pagine, un cd con voce narrante, poster e peluche. In entrambe un poster dedicato alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, cui i proventi della vendita sono stati in parte devoluti; anche in quest’occasione il pensiero di Ivana è andato agli oltre 16 mila trovatelli ospiti nei canili della Lega. Ancora, in entrambe le edizioni, un regalo prezioso: il brano inedito dal titolo "Restiamo insieme", scritto e interpretato da Spagna appositamente per la favola. Nella canzone, intima e di struggente bellezza, l’autrice ci consiglia di volersi bene "lungo il cammino", di seminare amore "e amore sarà… anche una briciola, e crescerà…"

Il Cerchio Della Vita

Goccia di mare

Una nuova favola commovente prende vita nel 2009 e, ancora una volta, è dedicata agli animali. I protagonisti al centro della narrazione stavolta sono due: una goccia di mare, che dà il titolo al racconto, e un gabbiano dall’ala spezzata. Si incontrano, si parlano, diventano compagni di giochi. Perfino, sembra impossibile, si innamorano… così diversi e così simili fra loro. Un altro regalo della saggia Ivana arriva, in periodo natalizio, per invitarci a un quotidiano gesto di bontà e anche per addolcirci un poco. Un nuovo grido contro la sofferenza e l’abbandono degli animali, dunque. Ma è anche "un messaggio", come ci rivela la stessa Ivana, "in cui voglio spiegare come l’amore possa fare miracoli". Miracoli che si riflettono in una scrittura aggraziata e pulita; l’autrice, con semplicità e chiarezza, connota efficacemente i due personaggi e ce li fa amare come esseri esistenti. Goccia di mare chiede aiuto a un gabbiano: è sola su uno scoglio, il sole la asciugherà irrimediabilmente; il gabbiano le è vicino, vorrebbe salvarla ma non può volare. Quello di Ivana è un piccolo gioiello di bravura: poche intense pagine che scaturiscono sincere dal cuore della scrittrice e, con una fantasia e un intreccio non distanti dai capolavori della favolistica classica, vogliono e riescono a colpire il cuore del lettore, facendolo stare in pena per la sorte dei nostri eroi. Ma il destino, sottoforma di paurose nuvole nere, è sempre in agguato… Goccia e Ala Spezzata capiranno però che, stretti insieme e con il cuore colmo di reciproco affetto, anche in un nero temporale sarà possibile scorgere i colori… sono "i colori dell’amore", titolo di una breve e struggente composizione, ispirata alla storia, che suggella il disco "Il cerchio della vita". Una perla rara, scritta dalla stessa Spagna con il contributo del fratello Theo e di Sergio Dall’Ora, che trasforma la prosa del testo in pura poesia. Si ritrova così nel brano quel "diamante in cielo", quello stesso "sole" che nella fiaba di Ivana appariva, agli occhi della gocciolina e del tenero gabbiano, come un "diamante immenso che illuminava il mondo". Non serve a nulla cercare altrove un briciolo di bontà, basta guardare dentro se stessi - suggerisce allora la cantautrice nel pezzo - perché quei colori, i colori dell’amore, "sono in te". "Il cerchio della vita" - è doveroso ricordarlo - non è soltanto il titolo del disco di Spagna contente la fiaba, ma anche uno dei più grandi successi della cantante, scritto da Elton John e Tim Rice (testo italiano di Michele Centonze), colonna sonora del kolossal Disney "Il Re Leone". Il pezzo ha segnato, nel 1994, l’avvicinamento di Ivana alla lingua italiana e al magico mondo dei cartoon. Da qui la scelta di incidere un disco dedicato ai bambini, contente le più belle musiche tratte da film d’animazione, quali "La bella e la bestia", "Aladdin", "Il Principe d’Egitto" e molti altri. Oltre a "I colori dell’amore" ispirata alla nuova fiaba, nel disco è presente anche una nuova versione di "Restiamo insieme", rinnovato omaggio a "Briciola", primo successo letterario della scrittrice. A dirla tutta, Ala Spezzata non è l’unico gabbiano ad aver volato nel cuore di Ivana. Nel 1998, la cantante ha infatti interpretato i brani "So volare" e "Canto di Kengah", arrangiati da David Rhodes su testo di Bruno Tognolini e della stessa Spagna, tratti dalla colonna sonora del film "La Gabbianella e il Gatto". Se è destino che la giostra de "Il cerchio della vita" continui "ad andare", attendiamo ora la terza fatica letteraria della scrittrice, magari con protagonista un piccolo cucciolo di leone o, chissà, uno dei fortunati gattini che ha il privilegio di dimorare a Casa Spagna…

Quasi Una Confessione

Tutto l'Amore Di Questo Mondo

Ivana ci aiuta a leggere e capire "il bello della vita"...

La stanza di Borghetto, la mitica Bianchina, l’ananas sul comodino, l’abito bianco lavato nel ruscello. Ma anche hamburger e patatine fritte!

È una vera e propria caccia al tesoro quella che propone Ivana nel suo nuovo libro "Quasi una confessione! … tutto quello che non ho mai detto" (Azzurra Publishing). Ogni pagina un ricordo, una bella fotografia della vita di Ivana - donna e non solo cantante - che riaffiora, incanta, fa sorridere e, tante volte, commuove.

Perché, in questo scritto, la cantautrice diventa autobiografa e offre pagine sincere. La vita (quella vera) raccontata non più dal palco, attraverso i suoi splendidi versi in musica, ma, per la prima volta, con una scrittura diretta, mai artificiale e senza retorica. La penna scrive perché la parola sgorga dal cuore. E così il suo diario diventa in automatico quello di tutti, dei fans – che, pur seguendola da anni, fremono ancora oggi dalla voglia di scoprire nuovi particolari che confermano la sua eccellenza, quale esempio di umanità e bontà d’animo – ma anche delle altre persone, che non la conosco artisticamente e che, a ogni riga, riusciranno facilmente ad apprezzare la sua sensibilità, rispecchiandosi nelle sue gioie e nelle sue paure, nei momenti di successo così come di debolezza.

Com’è possibile? Perché il ritratto di Ivana di "Quasi una confessione" è quello di una donna normale, con le stesse emozioni e le stesse incertezze di tutte le donne costantemente impegnate nella lotta della vita quotidiana: un ritratto distante anni luce da quello di una star con oltre 10 milioni di dischi venduti e svariate presenze nelle chart di paesi europei ed extraeuropei.

A Ivana non interessa fare bella mostra di sé, i riflettori del reality show non le piacciono. Ecco, spiegato con le sue stesse parole, il perché del libro: "Lo voglio fare perché, forse, potrebbe servire a qualcuno…". Certo, questa frase si riferisce a uno degli episodi più bui del libro, a quel momento in cui Ivana credeva di non potercela fare più. Ne è uscita, da quegli istanti terribili, prima grazie a un aiuto dal cielo e poi con la forza della volontà. Quel credo, quella passione per la vita, quella voglia di gridare che l’esistenza non va sprecata per nessuna ragione, l’ha spinta a rivivere mentalmente un avvenimento così doloroso e, con grande fatica, a raccontarlo come lo avrebbe raccontato a un amico, semplicemente per offrire una testimonianza e un aiuto. Ma non solo. Queste pagine intrise di sentimenti profondi sono anche un sentito tributo. Ancora una volta, dunque, Ivana dimostra di non scrivere per sé ma per gli altri, sempre per gli altri. Da ogni riga traspare infatti un ringraziamento, qualche volta velato ma spesso dichiarato, a quelle persone che hanno in qualche modo segnato la sua vita. E nella "Confessione" c’è spazio per tutti, familiari, amici e animali, anche per quelle persone di cui non si ricorda il nome ma si ricorda le gesta, come nel caso di quella sarta incontrata per caso che, ai tempi delle sue prime esibizioni canore, le mise a posto l’abito che si era macchiato di vino senza pretendere nulla in cambio. È così per Luigi Di Bella, che le fu vicino durante la malattia della mamma. È così, naturalmente per i suoi genitori, mamma Gemma e papà Teodoro, che Ivana non smette mai di ringraziare per tutto l’amore che le hanno donato, primo tassello di quella umanità oggi così visibile in lei e, allo stesso tempo, così rara da scoprire.

E i ricordi vanno, chi li ferma più? I pensieri scorrono veloci, la scrittura è semplice e piana: riesce a colpire al cuore. Le parole si posano sugli oggetti che magicamente prendono vita. Ci parlano l’hamburger e le patatine, quel frugale e veloce pranzo di nozze a Las Vegas. Ci parla l’ananas, quell’ananas che Gemma portò a Ivana a Reggio e che divenne un "soprammobile" grazie alla fantasia di Ivana. Ci parla la stanza di Borghetto, quattro semplici mura ma intrise di tanto affetto. Ci parla la Bianchina "quella macchina, seppur minuscola" che - non stentiamo a crederlo - "conteneva tutto l’amore di questo mondo".

Ci parla, Ivana, e ci dice: la vita è un dono, circondatevi d’affetto e anche le inevitabili sofferenze diverranno gioia.

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